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al testo di Lorena Turri
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La notte è un’austera maestra con l’abito scuro d’organza, che chiude del giorno parentesi Scatena le luci puntute per poi redarguire pensieri, più flebili ai raggi solari nel rivisitare memorie. Spaventa talvolta la mente, spalanca le porte dei sogni, lasciando cadere nel sonno i corpi stremati dal giorno. Con tutte le facce di luna, avvolge in mistero momenti che palpiti accelera e affascina e di desiderio li nutre. Infine, regina indiscussa, si sfrangia leggera nell’alba, siglando cuscini di seta col suo arrivederci a domani… |
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